Palla prigioniera può essere considerato la madre di tutti i giochi a colpirsi, da questo gioco sono derivati tutti gli altri come pozzo nero/palla avvelenata e dodgeball.
Il campo da gioco è un rettangolo di circa 16 x 8 mt., le dimensioni variano a seconda del numero di giocatori. Il campo è diviso a metà ed ogni squadra può muoversi liberamente all'interno della propria metà campo. Alle estremità del campo sono delimitate due zone: le prigioni.
Scopo del gioco è imprigionare tutti i giocatori avversari. Ci sono due modi per imprigionare gli avversari: colpirli al volo con la palla, senza cioè che prima abbia rimbalzato al suolo, oppure prendere al volo la palla quando gli avversari tentano di colpirci. I prigionieri devono andare nella prigione posta dietro il campo degli avversari. Una volta imprigionati hanno due modi per liberarsi: prendere al volo la palla lanciata da un proprio compagno, oppure dalla prigione colpire un avversario; in questo caso il prigioniero diventa libero e l'avversario, essendo stato colpito, diventa prigioniero.
Vince la squadra che per prima fa prigionieri tutti gli avversari o che al termine di un tempo prestabilito, ne ha imprigionati di più.
Se la palla esce dalle estremità del campo è dei prigionieri, se ce ne sono, se esce lateralmente apparterrà alla squadra del campo da cui è uscita.
Varianti
Essendo uno dei giochi della tradizione popolare più famosi, esistono diverse varianti di gioco, eccone un paio:
- se un giocatore riesce a prendere al volo il tiro di un avversario, oltre ad imprigionare chi ha fatto il tiro, si libera un compagno prigioniero.
- con "re": ogni squadra stabilisce in segreto chi è il suo re. Se il re viene imprigionato vince la squadra avversaria senza dover imprigionare tutti i restanti giocatori.
Queste diverse modalità possono sostituire o essere aggiunte a quella già esistente.
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